Museo dei Tatra a Torino

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Museo dello Stile Zakopane - Ispirazioni

 

„È accaduta una cosa strana, benché direttamente conseguente al cambiamento dei rapporti. Abbiamo trovato il montanaro in una casa superba e adorna, circondata da un artismo che traspariva da ogni mobile, da ogni minima cosa d’uso comune. La sua casupola era una tesoreria della cultura antica conservata da questo popolo, di una cultura che in realtà viveva ancora ma non conosceva sviluppi a causa della staticità delle condizioni della vita popolare. Essa era condannata all’agonia, alla scomparsa e sembrava aspettare la salvezza, invocare aiuto. L’abbiamo salvata. La casa montanara ha saputo generare un tipo di architettura superiore...”.

Stanisław Witkiewicz, Anni dopo, 1906

L’interesse nei confronti dell’architettura e dell’ornamentazione originale del Podhale si sviluppò gradualmente a partire dall’inizio dell’800 per intensificarsi fortemente sul finire del secolo. Ciò avvenne nel tempo in concomitanza con le intense trasformazioni subite dalla cultura popolare tradizionale e con la sua graduale scomparsa. Negli anni ’80 del XIX secolo nasceva l’interesse per la cultura popolare nelle file degli intellettuali che giungevano a Zakopane nel periodo estivo e che sempre più spesso vi trovavano stabile dimora. Ebbero così origine le prime collezioni di tipo etnografico. Gli amanti della cultura popolare nonché collezionisti come Róża Krasińska, Maria e Bronisław Dembowski, Zygmunt Gnatowski, Bronisława Kondratowiczowa, convinti dell’origine primordiale polacca della cultura montanara del Podhale, ritenevano che il fatto di raccoglierne gli esempi fosse un dovere patriottico. Parallelamente alla creazione delle collezioni e spesso in base ad esse venivano eseguiti studi sull’arte popolare, sull’artigianato e l’architettura. Trassero da questi origine le preziose pubblicazioni di Władysław Matlakowski, tuttora insuperabili, intitolati: L’achitettura popolare del Podhale (1892) e Decorazione e mobili del popolo polacco del Podhale (1901). Da questo fascino per la cultura del Podhale e dalla volontà di salvarla nacque lo stile Zakopane, di cui fu ideatore e propagatore Stanisław Witkiewicz.

Il 1 luglio 2009, nel 120 anniversario della presentazione delle collezioni al pubblico di Zakopane, il Museo dei Tatra intitolato al dott. Tytus Chałubiński inaugurò una nuova filiale con l’esposizione permanente intitolata: Lo stile di Zakopane - ispirazioni. L’obiettivo era quello di presentare le radici dello stile attraverso l’architettura popolare, l’arredamento delle case montanare e delle collezioni etnografiche che nacquero sul finire dell’800, e soprattutto la collezione di Maria e Bronisław Dembowski.

L’esposizione è presentata in una casa che costituisce uno fra gli esempi più preziosi dell’architettura popolare di Zakopane. Un tempo appartenuta alla famiglia dei montanari Gąsienica Sobczak, essa è situata nei pressi di via Kościeliska, nota per le costruzioni storiche che vi si affacciano. La parte più antica fu edificata nel 1830 circa ma il suo stato attuale è conseguenza dell’ampliamento effettuato a fine ’800.

L’esposizione è stata allestita nelle due stanze della parte frontale della casa. La stanza “nera”, nella quale in passato si concentrava la vita della famiglia montanara, ha l’aspetto delle stanze dello stesso tipo descritte da Władysław Matlakowski e presentate nei disegni e nei testi di Stanisław Witkiewicz nella seconda metà dell’Ottocento. L’arredamento è composto da oggetti fra i più antichi nelle raccolte del Museo dei Tatra.

Nella stanza “bianca”, che nella casa montanara fungeva da salotto, è presentata la collezione di Maria e Bronisław Dembowski, completata negli anni 1886-1893, poi donata al Museo dei Tatra nel 1922. Questa raccolta, composta da quasi quattrocento oggetti fra cui quadri su vetro, ceramica, appendi cucchiai, sculture, vestiti, arnesi da pastori in forma decorativa e ricchi ornamenti, fu fonte diretta d’ispirazione per Stanisław Witkiewicz, volta alla progettazione di oggetti di arte applicata in stile Zakopane. Il primo appendi cucchiai fu recuperato da Maria e Bronisław Dembowski nel 1886 in una casa montanara a Furmanowa. Nello schizzo Anni dopo (1906) Witkiewicz scriveva:

“Beata la mano la quale nel buio della casa portò alla luce del sole e del pensiero il primo appendi cucchiai, accese la prima scintilla che, come dicono i montanari, produsse un grande falò i cui raggi raggiungono gli angoli più lontani della Polonia”.

La nuova filiale e il Museo dello Stile Zakopane intitolato a Stanisław Witkiewicz, inaugurato nel 1993 presso Villa Koliba in via Kościeliska a Zakopane, costituiscono un insieme didattico che permette di seguire le fonti che hanno dato vita alla concezione dello stile ideato da Witkiewicz: quello di Zakopane, ovvero il primo stile nazionale polacco, di cui il Museo mostra la fonte ispirativa e concrete realizzazioni nell’architettura e nell’arte applicata.

 


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Translated by Marzena Musiał & Silvia Bruni